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Diventare Monaco

Iniziazione alla Vita monastica

Il monastero di San Paolo fuori le Mura offre ai giovani che si sentono attratti alla vita monastica, e che sono intenzionati a verificare se il Signore li stia davvero chiamando a questa vita, un percorso di discernimento e di eventuale iniziazione alla vita monastica. Chi coltiva nel suo cuore questo desiderio, può contattare il Maestro dei novizi per avere un primo colloquio – a cui, eventualmente, ne faranno seguito altri – attraverso cui verificare se vi siano le condizioni per iniziare il cammino monastico. Per questo è fondamentale che il colloquio si svolga nella più grande sincerità: cercare risposte compiacenti, tacere elementi importanti della propria vita e della propria personalità, rende problematica fin da subito un’eventuale iniziazione alla vita monastica. Qualora avessero un esito positivo, i colloqui saranno affiancati da esperienze in monastero di durata variabile.

Il Postulantato

Una volta che ci sarà resi conto dell’autenticità della chiamata, l’aspirante sarà ammesso al monastero è inizierà un periodo di prova chiamato Postulantato. Quest’ultimo dura almeno sei mesi, e può essere prolungato qualora i superiori lo ritengano opportuno. In questo periodo di tempo il Postulante è gradualmente introdotto alle dinamiche della vita comunitaria e compie un percorso quotidiano di formazione. Se il percorso del Postulantato sarà giudicato positivamente, il postulante potrà accedere al noviziato.

Il Noviziato

Il Noviziato canonico – che dura da 12 a 18 mesi – è il periodo più importante del cammino di iniziazione alla vita monastica. Esso, infatti, ha lo scopo di aiutare il novizio a maturare la propria scelta vocazionale attraverso lo sviluppo delle proprie facoltà e delle proprie attitudini, a partire dal primato di Cristo nella propria vita. Tutto questo si svolge secondo le peculiarità della vita monastica che segue il ritmo dell’Ora, labora et lege.

La Preghiera
Il novizio è aiutato ad alimentare il rapporto con Dio tramite la preghiera e la meditazione personale sulla Sacra Scrittura (lectio divina). Integrando la partecipazione alla S. Messa quotidiana e la celebrazione ella Liturgia delle Ore (la preghiera corale), la preghiera personale e la lectio divina, vissute nella dimensione del silenzio e del raccoglimento, aiuteranno il novizio ad entrare sempre più nel processo di conformazione a Cristo.

Il lavoro
Un’altra dimensione che caratterizza la spiritualità monastica benedettina è il lavoro. Ogni novizio sarà impegnato in attività – adeguate ai tempi e ai momenti del periodo di noviziato – in cui gli sarà offerta la possibilità di vivere sia la dimensione manuale che intellettuale del lavoro nell’ottica della dedizione di sé a Dio e ai fratelli.

Lo studio
Accanto alla preghiera e al lavoro, lo studio è l’altra dimensione fondamentale della vita monastica benedettina. Il novizio vi si può ampiamente dedicare grazie ad un corso di studi interno i cui argomenti spaziano dalla Sacra Scrittura alla Regola di san Benedetto, alla Liturgia, alla Storia e Spiritualità monastiche, al Canto gregoriano, al Latino, ecc. Anche questi studi intendono aiutare il novizio ad entrare sempre più armoniosamente nelle dinamiche della vita monastica, la quale prevede anche l’accesso agli studi filosofico-teologici.

Le relazioni fraterne
Molto importante, ovviamente, è anche la dimensione relazionale che occorre stabilire con i confratelli, imparando a confrontarsi e ad accettare le diversità di ciascuno e prendendo maggior consapevolezza delle esigenze che la chiamata alla vita monastica comporta.

Non mancheranno occasioni e momenti di convivialità, come ad esempio gite comunitarie. La gioia che scaturisce dalla scelta di voler seguire Cristo per Lui è ciò che dovrebbe caratterizzare il percorso, non facile ma affascinante, che i formandi dell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura hanno deciso di intraprendere.

Professione monastica

Terminato l’anno di Noviziato canonico, e una volta appurato che vi siano le condizioni per procedere nel cammino monastico, il novizio è ammesso alla Professione semplice o temporanea, della durata minima di tre anni. Dopo questo lasso di tempo il monaco di voti semplici viene ammesso alla Professione perpetua o solenne, grazie alla quale è incardinato definitivamente nella Comunità monastica di San Paolo fuori le Mura.

Gli Ambienti del Monastero

Nel suo libro “Tempo e Spazio alla scuola di San Benedetto”, (link al libro) Dom Donato Ogliari, Abate di San Paolo fuori le Mura, definisce con queste parole il rapporto inscindibile tra l’Ora, labora et lege (Prega, lavora e leggi) e gli ambienti in cui essi si svolgono: «La descrizione di un edificio monastico (…) non può esser ridotta al solo aspetto architettonico, ma deve tener conto anche del contesto religioso e socio-culturale che lo caratterizza e delle abitudini che qualificano la vita di chi vi abita».

All’interno di una struttura monastica, infatti, le varie attività sono svolte in ambienti specifici. Preghiera, lavoro e studio hanno tutti un luogo ad essi dedicato, al tempo stesso differenziandosi e completandosi nella loro copresenza in un unico edificio, il monastero.

Oltre alla Basilica e al Coro, luoghi per antonomasia della preghiera comunitaria, un altro luogo fondamentale per la vita monastica è il Capitolo, il localein cui si svolgono le riunioni della Comunità, in cui ci si incontra e ci si confronta sulle decisioni da prendere. Vi sono poi il Refettorio per la condivisione dei pasti della giornata, la Cella, ossia la stanza del monaco, la Foresteria, per l’accoglienza degli ospiti, la Biblioteca e l’Archivio, i luoghi dello studio, il Chiostro e il Giardino.

La giornata del Monaco

La giornata del monaco benedettino è scandita dal ritmo dell’Ora, labora et lege, sunto della Regola del Fondatore dell’Ordine benedettino, San Benedetto. Ogni comunità monastica vive la giornata mutuandola quindi dagli insegnamenti del Santo da Norcia  e contestualizzandola in  base alla propria realtà.

Nell’Abbazia di San Paolo fuori le Mura la giornata si svolge secondo il seguente orario/ritmo:

Orari dei giorni feriali

5.00 Sveglia
5.30 Preghiera dell’Ufficio delle Letture e delle Lodi
7.00 Celebrazione eucaristica
12.45 Preghiera dell’Ora Media
13.00 Pranzo
14.00 Preghiera dell’Ora Nona
18.00 Preghiera dei Vespri
19.30 Cena
20.15 Preghiera della Compieta
20.30 Grande silenzio

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