La verità che è in me

La verità che è in me, voce polifonica che parla delle ombre e delle luci che accompagnano il cammino degli immigranti ma anche di quelli che, per la loro condizione fisica o mentale, vengono messi da parte o dimenticati persino nel proprio paese.
L’opera scaturisce da due storie di vita e dalla riflessione sulle diverse cause che portano all’emigrazione e che vanno dalla salute alla persecuzione politica. L’opera sublima le ragioni di un viaggio attraverso le parole, le immagini, le analogie e la musica. Ragioni che, per un istante, catapultano verso il vuoto. Nonostante gli elementi onirici e poetici di cui è permeata la messa in scena, i punti chiave di questa narrazione sono la presentazione naturale ed autentica del
processo dell’emigrante che si immerge in una realtà sconosciuta, nella costruzione di una nuova identità, frutto di una lotta per la difesa del suo diritto di essere.
L’opera è una traversata interiore delle emozioni e delle memorie di due donne, una attrice e l’altra letterata, che devono reinventarsi per sopravvivere. Provenienti da geografie distanti, le loro storie confluiscono per sostenersi a vicenda, per cercare di curare le ferite, per coniugare il dolore ma anche la forza che permetterà loro di sentire i momenti di libertà che scorrono tra le catene… E mentre l’una vola dalla quiete l’altra naviga attraverso esperienze di vita altrui per svelare la sua propria esistenza. 

Monologo si immerge nell’universo di un’attrice e burattinaia che cerca di decifrare le ragioni e trovare le risposte al suo nuovo destino di immigrata a Roma.