Subito dopo l’arrivo a Fatima, alle ore 8.00 le delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino hanno raggiunto la Cappella delle Apparizioni dove ci fu la prima apparizione di Maria il 13 maggio del 1917. Qui l’Abate Donato ha presieduto la Celebrazione Eucaristica concelebrata da Dom Luigi Maria, monaco di Montecassino, don Davide Tononi, parroco di Norcia e dom Maurizio Vivera monaco di Subiaco.
Nell’omelia l’Abate Donato, ha fatto riferimento al legame esistente tra la Fiaccola pro Pace et Europa una, e il luogo in cui si stava celebrando, un “luogo estremamente significativo, in cui anche la madre di Gesù e nostra madre spirituale è apparsa ai tre pastorelli, in un periodo di tragedie, drammatico come le Prima Guerra Mondiale. E noi oggi abbiamo portato qui la Fiaccola benedettina pro pace et Europa una a ricordarci quale deve essere il nostro impegno soprattutto in questo momento storico in cui la nostra Europa è stata di nuovo toccata – ai confini dell’Europa occidentale – da una guerra fratricida.
Essere qui in questo luogo significa acuire il nostro impegno alla luce di quell’amore che il Signore ci prospetta perché non c’è Pace, non c’è unità senza amore. Questo è il messaggio chiaro, che ci giunge e che anche noi intendiamo portare attraverso questa Fiaccola pellegrina. È un messaggio che rimarrebbe vuoto se noi per primi non lo facessimo nostro, non lo vivessimo, non lo testimoniassimo nella vita quotidiana, nei nostri rapporti interpersonali, nelle nostre famiglie all’interno della società in cui operiamo. Vogliamo essere testimoni di questa pace e di questa unità? affidiamoci a questo amore che non conosce confini, attraverso la preghiera che il Signore sa suscitare in un cuore penitente che si rende vulnerabile all’irruzione della sua grazia.” Anche ai piedi dell’altare arderà una lampada donata dalle tre città benedettine, e accesa al termine della Celebrazione dalla fiamma della Fiaccola pro pace et Europa una.
Non sono ancora rimarginate le ferite del terribile terremoto che il 30 ottobre 2016 ha investito Norcia, quando nel pomeriggio di ieri, alle 15:30, è stata accesa la Fiaccola benedettina pro pace …
Domenica 5 febbraio l’Abate Donato ha presieduto la Celebrazione eucaristica nella Chiesetta del Colloquio. In prossimità della festa di Santa Scolastica il prossimo 10 febbraio, l’Abate di San Paolo fuori …
Il mistero dell’Eucaristia che oggi contempliamo nella sua duplice sfaccettatura – quella della sua istituzione e quella dell’istituzione del ministero sacerdotale da parte di Gesù nell’Ultima Cena – può essere …
Celebrazione Eucaristica nella Cappella delle Apparizioni a Fatima per le delegazioni al seguito della Fiaccola benedettina pro pace et Europa una
Subito dopo l’arrivo a Fatima, alle ore 8.00 le delegazioni di Norcia, Subiaco e Cassino hanno raggiunto la Cappella delle Apparizioni dove ci fu la prima apparizione di Maria il 13 maggio del 1917. Qui l’Abate Donato ha presieduto la Celebrazione Eucaristica concelebrata da Dom Luigi Maria, monaco di Montecassino, don Davide Tononi, parroco di Norcia e dom Maurizio Vivera monaco di Subiaco.
Nell’omelia l’Abate Donato, ha fatto riferimento al legame esistente tra la Fiaccola pro Pace et Europa una, e il luogo in cui si stava celebrando, un “luogo estremamente significativo, in cui anche la madre di Gesù e nostra madre spirituale è apparsa ai tre pastorelli, in un periodo di tragedie, drammatico come le Prima Guerra Mondiale. E noi oggi abbiamo portato qui la Fiaccola benedettina pro pace et Europa una a ricordarci quale deve essere il nostro impegno soprattutto in questo momento storico in cui la nostra Europa è stata di nuovo toccata – ai confini dell’Europa occidentale – da una guerra fratricida.
Essere qui in questo luogo significa acuire il nostro impegno alla luce di quell’amore che il Signore ci prospetta perché non c’è Pace, non c’è unità senza amore. Questo è il messaggio chiaro, che ci giunge e che anche noi intendiamo portare attraverso questa Fiaccola pellegrina. È un messaggio che rimarrebbe vuoto se noi per primi non lo facessimo nostro, non lo vivessimo, non lo testimoniassimo nella vita quotidiana, nei nostri rapporti interpersonali, nelle nostre famiglie all’interno della società in cui operiamo. Vogliamo essere testimoni di questa pace e di questa unità? affidiamoci a questo amore che non conosce confini, attraverso la preghiera che il Signore sa suscitare in un cuore penitente che si rende vulnerabile all’irruzione della sua grazia.” Anche ai piedi dell’altare arderà una lampada donata dalle tre città benedettine, e accesa al termine della Celebrazione dalla fiamma della Fiaccola pro pace et Europa una.
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